In questo saggio, Clementina Pavoni riflette su come la psicoanalisi e la psicologia analitica abbiano dimenticato l’Ombra del padre. I riferimenti li ritroviamo nel Volume V° dell’opera junghiana, dove il padre viene definito quale “rappresentante dello spirito, la cui funzione è quella di opporsi alla pura istintualità” (C. G. Jung, op. cit., pag. 259). Sempre nello stesso volume, nella citazione del papiro sacro della liturgia mithriaca, viene ribadita la funzione salvifica del padre: “Io sto con Atùm tutto il giorno. La mia impurità è cancellata e il peccato che era in me è distrutto” (C. G. Jung, op. cit., pag. 96).

Riporto altre citazioni dal volume V°:

Ciò che nell’uomo varca i limiti della coscienza personale rimane facilmente inconscio e appare quindi in proiezione; in altri termini la psiche semianimale, con il suo desiderio di regressione, contro la quale egli combatte con tanto accanimento, viene attribuita alla madre, mentre la difesa contro di essa viene attribuita al padre” (pag. 323)

PER CONTINUARE LA LETTURA
SCARICA IL PDF